Inbound Marketing
Cos’è l’Inbound Marketing?
Per Inbound Marketing intendiamo quell’insieme di tecniche di marketing che si propongono di attirare i clienti attraverso un’offerta di contenuti interessanti e di alta qualità, al fine di farsi trovare più facilmente dal pubblico.
L’Inbound Marketing si contrappone al Outbound Marketing, ovvero il marketing tradizionale, che contrariamente all’inbound va a rivolgere un messaggio unidirezionale al pubblico attraverso mezzi quali telemarketing, pubblicità o stampa. La sostanziale differenza tra le due tecniche sta quindi nel loro approccio verso i clienti. Mentre un’azienda che utilizza l’inbound punta a farsi trovare dal pubblico, attirando la sua attenzione, un’impresa che pratica l’outbound marketing si concentra sul trovare il potenziale pubblico.
Attraverso questa tecnica si va a verificare un passaggio da quello che viene definito Interruption Marketing al cosiddetto Permission Marketing. La tecnica Interruption è quella utilizzata dalla pubblicità tradizionale e si basa appunto sull’interruzione di un’azione che sta coinvolgendo l’utente al fine di attirare la sua attenzione verso il proprio messaggio. La tecnica Permission, al contrario, non va ad invadere la vita del potenziale cliente, ma lo mette nella condizione di decidere se ascoltare o meno il messaggio del brand, come se si chiedesse “permesso“.
Analizzando il modo in cui l’Inbound Marketing si rivolge al pubblico, possiamo subito evidenziare due concetti chiave: l’importanza del contenuto e la centralità del contesto.
Il contenuto, come visto con il Content Marketing, detiene un’importanza centrale per una buona strategia di marketing, perché, se ottimizzato e di alta qualità, è ciò che attira l’attenzione dei consumatori. Il contesto invece è centrale nel momento in cui ci permette di capire cosa piace al pubblico a cui ci vogliamo rivolgere, così da costruire una strategia ad hoc per il nostro target di riferimento.
La strategia Inbound si suddivide in quattro fasi, ognuna delle quali è caratterizzata dall’utilizzo di diversi strumenti. Analizziamole.
Attrazione: è la fase che consiste nell’andare ad attirare il potenziale pubblico così da accrescere il traffico sul proprio sito, ed utilizza principalmente lo strumento del blog, per proporre i contenuti di alta qualità, le parole chiave o keyword, per facilitare la ricerca del contenuto, e i social media per condividere e diffondere più facilmente il proprio messaggio nel web.
Conversione: una volta che il proprio sito è visitato, occorre convertire coloro che lo navigano in potenziali clienti, ovvero in leads (come abbiamo visto nel post sulla Lead Generation). Per farlo saranno necessari vari strumenti, quali forms da far compilare all’utente, Call to Action (invito all’azione dell’utente) e landing pages, ovvero pagine che utilizzano le forms per ricavare maggiori informazioni sui visitatori.
Chiusura: questa fase si propone di trasformare i leads in clienti, poiché nella fase precedente, grazie alle liste di clienti potenziali, si sono ottenute tutte le informazioni necessarie per far sì che i contenuti creati possano essere interessanti per il proprio pubblico. Gli strumenti più utilizzati saranno sicuramente le email.
Delight: questo termine inglese nella nostra lingua significa “deliziare” e si riferisce all’azione di fidelizzazione del proprio insieme di clienti. Per farlo sarà necessario stabilire un contatto duraturo con loro, posteriore all’esperienza d’acquisto, per fare in modo che la propria reputazione positiva possa crescere. La realizzazione di questo obiettivo passa attraverso l’utilizzo dei social network e sull’offerta di contenuti che favoriscano la navigazione dell’utente.